Profonda, solitaria, immensa notte;
Visibil sonno del divin creato
Su le montagne già dal fulmin rotte.
Su le terre che l’uomo ha seminato;
Alte da i casti lumi ombre interrotte;
Cielo vasto, pacifico, stellato;
Lucide forme belle, al vostro fato,
Equabilmente, arcanamente addotte.
Giosuè Carducci
0 commenti:
Posta un commento
Chi non ha un blog/sito può lasciare vuoto il campo "URL". Grazie