Prima che nascessi, mia madre triturò
il tempo con il coltello arrugginito –
soffice come la pioggia, granuloso come uova di merluzzo.
Quando ciò fu pronto, balzai fuori dal suo grembo.
Non avendo di meglio da fare, cerco
di rivivere quel primo abitacolo:
nessun estraneo, per quanto scalciassi
senza sfiorare nulla
nel buio – piccola cosa dentro una balena.
Ascoltate, ère future:
il tempo è un ravanello bianco, sott’aceto,
che ingiallisce. Mio padre ripeteva
che l’aceto è pesce crudo e verdura.
Shinkichi Takahashi
0 commenti:
Posta un commento
Chi non ha un blog/sito può lasciare vuoto il campo "URL". Grazie