Fuori nel tardo pomeriggio di colore ambrato,
confuso in mezzo ai crisantemi, il suo
parasole, areostato pallido, oscilla
nell'ombra come una luna in attesa.
La sua trina furtiva e i suoi capelli
vaporosi distillano la luce
sopra la meridiana del giardino, — e poi
ritraendosi indossano l'ombre secondo il suo volere.
Lieve ma all'improvviso lo splendore
delle stelle le avvolge il parasole. E lei
ode il mio passo oltre il crepuscolo verde
più immobile dell'ombre mentre cade.
« Vieni, è già tardi, — è troppo tardi per
rischiare solo il declino della luce:
né la sera può attendere per molto », — ma le sue
parole sono della notte e mie.
Hart Crane
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