Natale viene così: uomini saggi
senza fretta, candele comprate a credito
(basso il prezzo dei vitelli)
guerrieri faccia in giù nel sonno del vino.
I venti ingannano per trar calore dal fumo.
Amici siedono in baracche rattoppate,
guardano oltre le finestre di plastica,
aspettando provviste.
Charlie Blackbird, a venti miglia da chiesa
e bar, pugnala il suo fuoco con la pietrina.
Quando gli ubriachi prosciugano i radiatori
per amore o bisogno, i capi mangiano neve e
parlano di cambiamenti,
con la voglia di ridere che gli martella i fianchi.
Gli alci scherzano sugli altipiani.
La stregona, pipa di terracotta e tabacco da masticare,
chiama per nome ogni bufera e predice
le cinque sputando nel televisore.
I bambini le si fanno addosso per chiedere una storia.
Qualcosa sull’onore e la passione,
guerrieri di ritorno con carni e canti,
una speciale stella della sera rapida visione di nascita,
Blackbird si prepara il fuoco.
Fuori, un rapido trentacinque sotto.
James Welch
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