Camminare diviene intollerabile, è passato
un altro anno con i piedi incollati ai pavimenti,
prima o dopo, con le gambe ridotte all’osso,
miele dei muscoli, più che un’antica verità,
rinchiuso nella stanza, non ti sa dire, e poi non c’é.
Sulle strade di ghiaccio, pattinando, con la sciarpa
verde e un berretto scuro, per un complesso di colpe,
breve felicità, non s’incontrano mai, così t’infurii,
gratti il muro con l’unghia e te la spezzi, disteso
sulla panchina, anitre imbalsamate galleggiano sul lago,
mi raccontava una storia- sì, ma soltanto la fine-
Antonio Porta
0 commenti:
Posta un commento
Chi non ha un blog/sito può lasciare vuoto il campo "URL". Grazie