O cuculo, bel cuculo barbogio,
che voli sopra il fresco canepaio
cantando il tuo ritornello gaio,
il vecchio ritornello d'orologio;
tu sei la primavera pazzerella,
che si nasconde e canta allegra:
-Orsu venitemi a pigliar... cucu'! cucu'!
dietro il frumento che va in botticella. -
E quando, dopo un lungo inseguimento,
tu speri d'acciuffarla nel frumento,
ella, che ti spio' e venir ti vide,
eccola la', che canta e ti deride
da un alto pioppo, tremulo d'argento,
che s'alza in fondo al campo di frumento.
O cuculo, mio bel cuculo vaio,
che voli sopra il fresco canepaio.
Corrado Govoni
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